COMMISSARIO E COMMISSARIA?
Disastro Sanità in Calabria: Commissario e commissaria tra nomine e polemiche
La sanità calabrese continua a vivere un momento di forte criticità, con una vicenda che sta facendo discutere l’opinione pubblica e la politica regionale. Al centro della polemica, la nomina della dottoressa RENDA a commissario dell’ASP provinciale di Reggio Calabria, decisa dalla dottoressa Di FURIA.
Tuttavia, da poco è emerso che la dottoressa RENDA non avrebbe mai avuto i requisiti necessari per ricoprire tale incarico, aprendo un nuovo capitolo di polemiche sulla gestione della sanità locale.
La scoperta è stata portata alla luce dal Partito Democratico col consigliere regionale MURACA, che ha denunciato la mancanza dei requisiti da parte della dottoressa RENDA, scoperchiando un “pentolone” di irregolarità. A seguire, il consigliere regionale Muraca del PD ha preso in mano la situazione, contribuendo grazie alla sua forza di verità alle dimissioni della nomina della dott.ssa che pare non abbia mai avuto i requisiti necessari. Un atto che, secondo i democratici, rappresenta una vittoria per la trasparenza e la legalità.
Ma cosa ne pensano i consiglieri comunali della destra di Reggio Calabria?
Dove sono quelli che si definiscono “più casti e puri”, che spesso si battono per la verità e la giustizia? Fino ad ora, su questa faccenda, molti di loro sono rimasti in silenzio. C’è da chiedersi se decideranno di esprimersi o preferiranno tacere, continuando a predicare bene ma razionando male.
Cosa dicono i sostenitori ed gli ammiratori di Francesco Cannizaro?
Ci si chiede se i *PADRI NOBILI * del centrodestra in una situazione così delicata, abbiamo pensato di proporre un codice etico per casi del genere , magari istituendo una COMMISIONE chiamata “etica, giustizia e verità”.
In un contesto dove la fiducia nelle istituzioni è sempre più fragile, la speranza è che le forze politiche, di destra e di sinistra, lavorino per garantire trasparenza e legalità nella gestione della cosa pubblica. Ma resta il timore che, ancora una volta, le promesse di cambiamento si rivelino vuote parole, lasciando la cittadinanza con la percezione di un sistema dove, purtroppo, “tutti predicano bene ma razionano male”.

IL PD CON MURACA E FALCOMATÀ SALVA L’ASP DI REGGIO