CANI LIBERI COLPA DI FALCOMATA’? NO, MA DELLA DI FURIA!

La questione del randagismo a Reggio Calabria sta suscitando preoccupazione tra i cittadini, con molti che si chiedono perché la dottoressa di  Furia, attuale direttrice dell’ASP di Reggio Calabria, non stia prendendo provvedimenti adeguati. Nonostante i crescenti casi di randagismo nella città, la dottoressa di  Furia non avrebbe rinnovato la convenzione con le associazioni di accalappiamento dei cani, suscitando polemiche sulla gestione della situazione.

I cittadini chiedono spiegazioni in merito alla sua decisione, soprattutto considerando l’aggravarsi del problema, con episodi sempre più frequenti di cani vaganti e pericolosi. Questo comportamento potrebbe essere interpretato come una carenza di interventi tempestivi da parte delle istituzioni locali, nonostante il problema del randagismo sia ormai un’emergenza sociale e sanitaria.

La nomina della dottoressa di  Furia ai vertici dell’ASP di Reggio Calabria, avvenuta per mano del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda. Alcuni potrebbero interpretare questa nomina come un fattore che influisce sulle decisioni e sulle priorità dell’ASP, sollevando dubbi su possibili conflitti di interesse o su una gestione che non risponde alle reali necessità della comunità.

In questo contesto, sarebbe opportuno che la dottoressa di Furia chiarisse pubblicamente le ragioni dietro la mancata rinnovazione della convenzione con gli accalappiacani, spiegando se ci sono ragioni tecniche, economiche o politiche che stanno ostacolando l’intervento. Una comunicazione trasparente potrebbe aiutare a ristabilire la fiducia dei cittadini e a sollecitare una soluzione efficace al problema del randagismo che sta colpendo duramente la città.

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