Sanremo 2025: un Festival da dimenticare?
A distanza di qualche giorno dalla fine del Festival di Sanremo, è tempo di bilanci.
E, diciamolo chiaramente, l’edizione 2025 non ha lasciato il segno come ci si sarebbe aspettato.
Una conduzione sottotono
Carlo Conti ha riportato la sua esperienza sul palco dell’Ariston, ma questa volta senza lo smalto che lo aveva caratterizzato nelle edizioni passate. La sua conduzione è apparsa a tratti noiosa e schematica, priva di quella naturalezza che rende un presentatore davvero incisivo. Ancora più deludente la gestione delle co-conduttrici, relegate a un ruolo marginale e quasi invisibile. Solo nell’ultima serata Alessia Marcuzzi ha avuto un po’ più di spazio, sebbene con un’esuberanza forse eccessiva.
Canzoni senza un vero tormentone
Passando alla musica, il livello generale delle canzoni e’ stato appena sopra la sufficienza. Nessun brano ha realmente spiccato come hit destinata a dominare le radio nei prossimi mesi, un aspetto che un tempo era quasi scontato per Sanremo. Mancava quel pezzo capace di unire pubblico e critica, capace di diventare la colonna sonora dell’anno.
Ospiti e politica: tra delusioni e polemiche
Gli ospiti di questa edizione sono stati meno prestigiosi rispetto al passato, privando il Festival di quei momenti di spettacolo che spesso contribuiscono a renderlo memorabile. Tuttavia, anche quest’anno la politica si è fatta sentire. In particolare, Roberto Benigni ha monopolizzato l’attenzione con un monologo di venti minuti, nel quale ha lanciato critiche molto dirette al governo Meloni. Un intervento che ha inevitabilmente diviso il pubblico.
Una vittoria discussa
Il trionfo di Olly ha lasciato perplessi molti spettatori e appassionati di musica. Una vittoria che non ha convinto del tutto, soprattutto considerando che altri artisti in gara, come Achille Lauro, avevano proposto brani più incisivi e meritevoli.
Boom di ascolti, ma percho?
Nonostante tutto, il Festival ha registrato numeri altissimi in termini di ascolti. Ma e’ davvero un segnale di successo? O piuttosto un riflesso della semplice curiosità del pubblico, attratto dalle polemiche più che dalla qualità dello spettacolo?
Un’edizione destinata all’oblio?
Sanremo 2025 si chiude con la sensazione di un’occasione mancata. La mancanza di momenti iconici, di una conduzione coinvolgente e di canzoni destinate a durare nel tempo lasciano il dubbio che questa edizione verrà presto dimenticata. Forse il Festival ha bisogno di una ventata di novità per riconquistare il cuore degli italiani.